GARANTIRE UN SERVIZIO PUBBLICO REALE !
Se, come pare, leggendo quanto scrive Venezie Post, sarà confermato che sono in corso contatti da parte di Hera per l'acquisto di società pubbliche pordenonesi che erogano servizi di gas, acqua e rifiuti, si concluderà un'operazione che impoverirà il territorio regionale.
Pertanto, dopo aver ceduto Acegas e prossimamente Amga al colosso Emiliano che si accinge a far man bassa anche di Gea e Snua, determinerà un monopolio che non produrrà effetti positivi ai cittadini fruitori dei servizi pubblici essenziali.
Appare evidente che l'iniziativa di Hera ponga una serie di preoccupazioni a cui la politica avrebbe potuto far fronte evitando quanto si è finora verificato con pure la Regione che apparentemente si starebbe disinteressando di tutto questo, in particolare l'assessore alle politiche economiche e produttive. E, non essendosi nessuno interessato, sorge verosimile il sospetto che si sia voluto che ciò accadesse.
Magari si è pensato che era necessario vendere o meglio svendere, per scongiurare il default di qualche società pubblica che avrebbe messo nei guai gli azionisti pubblici.
La strada di vendere voluta dalle istituzioni interessate pare essere stata obbligata in quanto nel passato le stesse non hanno voluto portare avanti una politica di fusione fra le diverse società pubbliche e private operanti sul territorio pur consapevoli che in questo modo non avrebbero potuto competere con i grandi gruppi nazionali.
Invece, oggi, tutte le società pubbliche regionali che erogano i servizi di gas, acqua, elettricità e rifiuti si trovano nella impossibilità di partecipare alle gare pubbliche quando saranno indette, perché di piccola dimensione.
Quindi è evidente il motivo dello shopping nel territorio regionale, pur non condividendo le ragioni che hanno portato a questa situazione incresciosa che porterà a danneggiare i bilanci delle famiglie che fruiscono dei servizi pubblici.
Ora c'è da chiedersi se ci sia ancora il tempo e la condizione per stoppare le acquisizioni a cui si sta assistendo.
È certo invece che se questo disegno troverà compimento, il monopolio totale che ne conseguirà non farà altro che peggiorare i servizi aumentandone i costi perché non ci sarà più alcuna sana concorrenza che, com'è noto, definisce il miglior servizio al prezzo più vantaggioso per il cittadino.
Perciò la sfida per la politica deve essere quella di saper scongiurare il peggio perché, diversamente, oltre che danneggiare un importante patrimonio pubblico si assumerebbe la responsabilità di gravare maggiori oneri sulle spalle dei cittadini.
Fermare l'acquisizione di Amga e delle società pordenonesi rappresenterebbe la volontà di mettersi sulla giusta strada, recuperando terreno perduto per realizzare un miglior progetto di gestione dei servizi pubblici essenziali.
Addì, 12 febbraio 2014