E pensare che nei mesi scorsi ci era stato detto che non oltre il trenta di aprile sarebbe arrivata la proposta definitiva delle banche per il finanziamento della terza corsia dell'A4. Oggi invece apprendiamo che nel CDA di Autovie Venete di ieri è stata annunciata la presentazione di un documento parziale che non contiene alcun elemento concreto di carattere economico, per cui ne consegue che siamo ancora in una fase d’incertezza e con tempi ancora da definire. A questo punto è chiaro che la situazione concernente la realizzazione dell’opera diventa ancora più complicata, e che l’ormai famoso crono-programma predisposto dal commissario Tondo e dal suo Assessore Riccardi non verrà rispettato in alcun modo, con un quadro che si presenta via via più fosco. Peraltro ci chiediamo anche chi stia gestendo tutta questa fase delicata nei rapporti con le banche: con la Cassa Depositi e Prestiti e con la BEI (Banca Europea per gli Investimenti), perché è evidente che regna la confusione più totale rispetto ai ruoli, in considerazione del fatto che Autovie Venete ha parzialmente in mano la situazione, dovendo Friulia Holding fare la parte più impegnativa, anche se sia dubbio il fatto che abbia le professionalità necessarie per valutare le condizioni del finanziamento. E’ chiaro che a questo punto la partita più complessa è sicuramente legata a quella delle garanzie: se è vero, come pare, che dagli Istituti finanziari siano richieste quale contropartita le azioni di Autovie Venete che, come noto, sono già opzionate dalle banche che fanno parte della Holding Friulia. Si fa quindi sempre più concreta l’ipotesi che Tondo potrebbe dover affrontare le garanzie richieste impegnando direttamente la Regione. Se così fosse, è evidente che l’indebitamento cui andrebbe incontro la Regione sarebbe molto pesante, e tale da annullare qualsiasi politica di crescita della Regione stessa, che dovrebbe bloccare qualsiasi sua attività per i prossimi quarant'anni. Non vorremmo quindi che i ritardi che si stanno accumulando fossero proprio condizionati da questa difficoltà in capo a Tondo, in considerazione del fatto che si è prossimi alla scadenza del suo mandato. Tondo sappia che lo sblocco dei fondi per la terza corsia non può essere fatto a qualsiasi condizione, ancorché l’opera sia necessaria, nè solo per una questione di carattere elettoralistico, per di più a fronte di offerte economiche non accettabili per l’eccessiva onerosità.
Trieste, 5 aprile 2012
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