Per la terza corsia, neppure l’ombra dei finanziamenti!
Riteniamo che le risposte sul tema della terza corsia dell’A4 da parte dell’Assessore-Commissario Riccardi, e quelle del Presidente della Regione Tondo, siano state assolutamente insoddisfacenti.
Infatti, è stato confermato che il finanziamento per la realizzazione dell’opera è in stallo per la mancata definizione delle condizioni da parte del sistema bancario.
La stranezza di tutto ciò è altresì legata al fatto che i termini per la presentazione dell’offerta siano già da qualche tempo scaduti, e che allo stato attuale, quindi, non sussistano le condizioni per il proseguimento di una trattativa che, ciò nonostante, sembra ancora essere in corso.
L’incertezza regna sovrana circa i tempi di realizzazione dell’importante opera autostradale, le cui cause sono da rintracciarsi nella mancanza di liquidità, come dichiarato dallo stesso Riccardi.
Si prospetta un futuro preoccupante, anche in considerazione del fatto che più passa il tempo, più i costi preventivati perdono di attualità e, di conseguenza, tenderanno ad aumentare.
Il gruppo PD ha contestato a Riccardi la metodologia adottata per la realizzazione della terza corsia, in quanto, se si fosse utilizzato subito il piano finanziario lasciato in eredità a Tondo dalla precedente legislatura, anziché attendere la procedura di riapprovazione dello stesso piano a seguito dell’implementazione di ulteriori seicento milioni, non si sarebbero accumulati due anni di ritardi rispetto al crono programma definito dall’allora commissario Tondo.
Riteniamo che le argomentazioni di Tondo e Riccardi non preludano a nulla di positivo, considerato che non s’intravvede all’orizzonte il ben che minimo spiraglio per l’ottenimento dei finanziamenti già lungamente attesi, senza considerare che i colpevoli ritardi di realizzazione delle opere comporteranno una maggiore spesa che graverà pesantemente.
E circa l’interesse espresso per la realizzazione dell’opera dal ministro Passera a Riccardi, riteniamo che, giunti a questo punto, pare un po’ poco per esserne soddisfatti o addirittura farsene vanto, dal momento che tale interesse è stato manifestato da molti e da troppi anni.
Senza tener altresì conto che, ad oggi, il decreto Passera/Monti non è ancora stato registrato dalla Corte dei Conti!
Trieste, 23 febbraio 2012